Articolo pubblicato sul Sito www.oratoriocasatenovo.com
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E' stato come fare un tuffo nel passato. Il corso animatori tenuto da noi educatori per gli
adolescenti e i 1819enni della Comunità Pastorale ci ha catapultato di qualche
(chi più chi meno) anno indietro e ci ha rigettato in quel vortice che è l'organizzazione e lo
svolgimento di un oratorio estivo.
Certo non saremo noi ad essere gli animatori dei nostri oratori, ma il dover organizzare un
cammino di formazione per i nostri adolescenti ha richiesto, oltre alla ricerca di materiali a
scopo "didattico", anche l'uso della memoria per ricordare le nostre esperienze passate
da mettere a disposizione dei futuri animatori.
Un potente mix di teoria e pratica fatto di regole e caratteristiche dell'animatore, di giochi,
di danze e di discussioni sui problemi più svariati che possono colpire un oratorio estivo,
hanno dato luce al corso animatori che ha impegnato i nostri adolescenti per cinque incontri.
Le tappe di questo piccolo viaggio formativo hanno avuto luogo negli oratori della Comunità
Pastorale, la prima a Casatenovo, la seconda e la terza a Galgiana e le ultime due a
Valaperta.
Il primo incontro ha permesso la registrazione di quasi tutti i partecipanti,
e gli educatori responsabili di quella serata hanno introdotto tutto il corso e le tematiche
che sarebbero state trattate. I successivi tre incontri sono stati caratterizzati
dalla divisione dei ragazzi in due gruppi: il "Corso Base", composto dai ragazzi di I e
II superiore, e il "Corso Avanzato", formato dai ragazzi di III e IV superiore. Gli obiettivi
del primo corso sono stati quelli di mostrare la figura e i compiti dell'animatore
nelle sue varie sfaccettature in modo da aiutare i giovani apprendisti a prendere
coscienza di un passaggio molto importante: da ragazzo ad animatore. Il secondo
corso ha approfondito le caratteristiche dell'animatore cercando di sottolineare il
ruolo degli animatori più grandi sia verso i ragazzi che verso i colleghi più piccoli, oltre
ad evidenziare l'importanza di un lavoro di équipe tra i componenti del gruppo
animatori. Per tutti e due i corsi è stata dedicata una parte sulla spiritualità e sulla
centralità della fede in Cristo nella missione dell'animatore nelle settimane di oratorio.
L'ultimo incontro ha avuto come tema centrale un gioco in cui i futuri animatori sono
stati invitati a partecipare e che, consentendo loro di ripercorrere
e mettere in pratica quanto imparato, ha permesso agli stessi di prendere
la rincorsa per lanciarsi sulla meravigliosa avventura che vivranno questa estate: l'oratorio
estivo. Attratti dalla prospettiva di diventare animatori, i nostri adolescenti
hanno risposto bene all'invito a partecipare al corso, tanto da dover rivedere la disposizione
dei ragazzi negli oratori a causa del loro alto numero.
La serata in cui vi è stata più affluenza ha registrato 110 presenti che equivalgono a ben 110
animatori nei nostri oratori feriali! Questo rende fieri tutti noi addetti ai lavori ed è un segno di
come i nostri giovani abbiano la volontà di impegnarsi in un cammino estivo tanto
divertente quanto impegnativo.
In ogni lavoro o impiego la formazione rende l'operatore un professionista. Noi abbiamo
voluto dare questa possibilità ai nostri adolescenti, perché l'animatore dell'oratorio
feriale, il quale può anche proseguire l'attività d'animazione durante tutto
l'anno, ha una responsabilità educativa sui ragazzi e i bambini che gli vengono affidati.
Come abbiamo detto agli adolescenti, la figura dell'animatore è vista dai ragazzi
più piccoli come un faro, una luce, un esempio al quale inspirarsi. Ecco perché i
nostri animatori, pur con tutti i loro pregi e difetti, hanno il dovere di rapportarsi ai
bambini in modo da essere per loro un modello positivo dal quale imparare. Ma la
cosa meravigliosa è che l'impegno educativo degli animatori verso i ragazzi non è
un solo dare, ma anche un ricevere che comporta una crescita personale come uomo.
Se svolto con impegno, il "lavoro" dell'animatore d'oratorio ha il pregio di insegnare
tantissimo e costituisce una buonissima "palestra di vita" in cui confrontarsi e
prendere responsabilità. Il pressapochismo, invece, non dà nulla ai ragazzi e nulla
agli stessi animatori. Ecco perché abbiamo voluto seminare con i semi delle nostre
esperienze e delle nostre lezioni quei campi che sono i nostri adolescenti, perché gli
oratori non siano aridi deserti, ma fertili distese di grano.
Marco Sala |