Lettera dalle Missioni |
DA HAITI… ci scrive Sr. Gabriella delle Serve di Gesù Cristo di Agrate (le nostre suore di Campofiorenzo) che assieme a Sr. Maria Rosa del Preziosissimo Sangue (suore Preziosine) di Monza e Sr. Rosalia di Santa Maria di Loreto di Vercelli ha formato proprio quest’anno la nuova Comunità inter-congregazionale delle Missionarie della Chiesa. A sostegno della loro opera abbiamo inviato parte dei frutti dell’iniziativa “ Quaresima di Fraternità ” – Quaresima 2012 PRIMI PASSI
Riflettere sui PRIMI PASSI di questa nostra nuova esperienza, mi dà la sensazione di chi, intrapresa la scalata della montagna, sosta e contempla il cammino fatto. La gioia del livello raggiunto fa quasi dimenticare la fatica vissuta e viene spontaneo dire: “ siamo già arrivate qui” ? Il nostro livello raggiunto non è sicuramente alto, ma certamente si sono fatti tanti “ salti”… Non avere pronta la nostra casa, ci ha fatto iniziare l’esperienza in stile “campeggio”: sistemate alla meglio, ci siamo adattate ad avere e usare lo stretto necessario perché non c’era posto per altro. A contatto con la natura, abbiamo fatto conoscenza diretta con animaletti vari che suscitavano reazioni di ogni genere, ora se siamo a tavola e qualcosa di morbido ti cammina sui piedi..tratteniamo solo il respiro.. L’inserimento in un ambiente dove, non solo la lingua, ma anche il colore della pelle è diverso ci ha fatto pensare più volte: ma dove siamo finite??? Una vita dove le case, il mercato, le barche per la pesca e altro non trovano paragone, ti obbligano a fare retromarcia nel tempo per collocare questa realtà. La lingua, primo mezzo di comunicazione è stata ed è tutt’ora una bella difficoltà, però non è più soltanto un insieme fonetico incomprensibile: non facciamo ancora grandi discorsi però capiamo ed esprimiamo l’essenziale: Le persone della parrocchia ci guardano con un atteggiamento di grande accoglienza e attenzione, sembra di intuire che sono contenti che ci siamo, senza aspettare altro da noi. Visitando le famiglie con il parroco, ed ora anche da sole, cominciamo a conoscere le situazioni più da vicino e senza volerlo viene spontaneo il confronto con il mondo europeo: il troppo e il niente! Quante lezioni di VITA! Il metterci accanto a loro , vuol essere un modo per rendere vera la solidarietà evangelica, anche se abbiamo bisogno di più tempo per concretizzarla. I bambini, e sono tanti, sono quelli che più spontaneamente si avvicinano. Spesso li vediamo armeggiare con un sacchetto di plastica per trasformarlo in aquilone o giocare orgogliosi con un “autobus” ricavato da loro da un contenitore di plastica! Essi ci dimostrano creatività e capacità di gioire con poco. Sicuramente nessuno dice loro: “attento non sporcarti”.. anche perché qualcuno ha solo i “vestiti” della natura! Da ultimo, non certo per importanza, i passi fatti anche nel nostro cammino intercongregazionale. Una maggior conoscenza reciproca si è resa possibile grazie ai diversi momenti comunitari di preghiera, di riflessione, di condivisione spirituale e umana. Il cammino avanza TI PA TI PA ( a piccoli passi però questi piccoli passi sono sufficienti per cantare come la nostra gente: MESI BONDYE POU TOUT MEVEY OU FE AVEK NOU( Grazie Signore per tutte le cose belle che hai fatto con noi) Il nostro GRAZIE di cuore va anche a tutte le sorelle delle nostre Congregazioni, ai nostri parenti ed amici che ci seguono con la preghiera, con stima ed amicizia. Ci sentiamo BEN ACCOMPAGNATE e quindi madre Ada ci direbbe “CORAGGIO, FEDE, AVANTI SEMPRE “
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